“Che le persone che assistono a questi film possano uscire dalla sala con il sorriso nel cuore, accorgendosi finalmente che la disabilità non è solo un problema.”
Il Festival Internazionale del Cinema Nuovo nasce nel 1997 dall’idea del vulcanico e visionario psicologo Romeo Della Bella, che lo ha diretto con passione ed entusiasmo sino alla sua scomparsa nel 2016. Oggi a far crescere questo sogno c’è l’ente che del suo ideatore porta il nome, l’Associazione Romeo Della Bella in collaborazione con Mediafriends.
Il Festival si ripropone alla ribalta internazionale ogni due anni grazie al sostegno e al contributo di numerosi Partner, come Mediafriends, Fondazione Allianz Umanamente, e molti altri. Non mancano poi testimonial d’eccezione dal mondo dello spettacolo, come il duo Ale & Franz, protagonisti con i nostri ragazzi dello spot pubblicitario, e Gisella Donadoni, madrina del Festival e presentatrice delle serate nelle quali vengono proiettati e premiati i film in concorso.
Nelle diverse edizioni susseguitesi negli anni, il Festival del Cinema Nuovo ha potuto contare su una Giuria composta da personalità di spicco del panorama culturale italiano. Sotto la presidenza di Giampaolo Letta (Presidente di Giuria) e Pupi Avati (Presidente Onorario) Nomi importanti in rappresentanza del mondo giornalistico, della televisione e professionisti qualificati di settore.
scopri
Il Festival del Cinema che non ti aspetti
Un numero sempre crescente di produzioni cinematografiche sul tema della disabilità ci dimostra che oggi, quella del disabile, non è più una realtà da nascondere. Riteniamo tuttavia che, per i soggetti protagonisti, per gli scopi e per i risultati ottenuti, il Festival del Cinema Nuovo sia unico: perché anche i nostri giovani vogliono essere protagonisti.
La nostra esperienza e i riscontri raccolti da numerosissimi Centri ci convincono che fare cinema può favorire il raggiungimento dell’obiettivo psicosociale più profondo che sta alla base del nostro impegno: il benessere dei nostri giovani (quello possibile!).
Essi godono infatti di un doppio momento importante: quando c’è da fare attivamente, impegnandosi nella realizzazione del film, e, ancora di più, quando ci si può rilassare e rivedersi sul grande o piccolo schermo, assaporando l’ammirazione del pubblico. È una possibilità che la tecnologia offre per stare insieme, per divertirsi, per sentirsi importanti.
Molti esponenti della settima arte, tra i quali non mancano registi illustri, hanno proposto film che affrontano e raccontano la disabilità con grandi profondità e suggestione. Opere di sensibilizzazione e di approfondimento altamente meritorie. Pur apprezzando e condividendo queste opere di sensibilizzazione e approfondimento altamente meritorie, Il Festival del Cinema Nuovo prova a percorrere una strada diversa, che vede la forza del suo messaggio nell’autenticità dei suoi protagonisti e nel valore terapeutico del fare cinema insieme.
Prima di tutto le persone
Vogliamo valorizzare le esperienze cinematografiche che i nostri giovani vivono, soprattutto nelle loro piccole Comunità. Con la cinepresa possiamo fissare quell’ “attimo fuggente” sui loro volti e le loro espressività. Dobbiamo essere attenti a saper cogliere, interpretare, focalizzare, per poi assemblare, ricostruire, strutturare. Insomma… fare poesia.
Nei cortometraggi del nostro Festival non sono desiderate le compresenze dei cosiddetti “normali” o, almeno, chiediamo che non siano prevaricanti: desideriamo che rimangano sullo sfondo, che completino senza invadere. Gli operatori e gli altri esperti potranno dare, naturalmente, il loro contributo nella trama, nella regia, nel montaggio, nel creare un intelligente rapporto tra immagine e musica e via dicendo…
…ma i protagonisti dello spettacolo devono essere “loro”.
Handicap, abilità e vita:
ambasciatori di sé stessi
Quando ci parla dei nostri giovani lo si fa sempre ponendo l’attenzione sulle abilità.
Handocappati, portatori di handicap, disabili…
Parlare in questi termini può generare confusione. Ci sono infatti disabilità e disabilità: per tipo, per età, per gravità. Molti dei nostri giovani non sono purtroppo neanche diversamente abili per quanto riguarda le capacità, così come vengono intese abitualmente. Una cosa però accomuna tutti: sono persone vive, sensibili, autentiche. Le loro emozioni sono spontanee, vere.
Questi filmati, se ben condotti, mettono in evidenza la vitalità dei nostri ragazzi, che diventano così ambasciatori di sé stessi e della loro ricchezza interiore.
Come ogni attività creativa, anche il fare cinema (se ben gestito) può innescare processi benefici di autostima e gratificazione. Basta riuscire a canalizzare nei ragazzi le molte positività che spesso non vengono valorizzate. Anche loro hanno capacità di rischio, hanno vitalità, voglia di immedesimarsi in ruoli diversi, gusto di sognare, voglia di esprimersi facendo cinema.
Come non dar loro questa possibilità?
Il rischio del grottesco e il sorriso nel cuore
Siamo coscienti che uno spettacolo fatto da disabili porta con sé il rischio del grottesco o come minimo, dell’ambivalenza: pericolo che è sempre dietro l’angolo, anche durante le riprese.
Non vogliamo provocare benevola compiacenza, vorremmo invece che ci si stupisca, almeno qualche volta, non per quello che questi giovani non hanno o non sanno, ma per quello che sono e che fanno.
“Ci auguriamo che anche nelle serate del Festival del Cinema Nuovo le persone che assistono alle proiezioni escano dalla sala con il sorriso sul volto e nel cuore, accorgendosi finalmente che la disabilità non è solo problema.
Così il Festival del Cinema Nuovo esalta il senso della festa ed esplicita il suo valore culturale più profondo.”
Dt. Romeo Della Bella
Partecipa alla XIIª Edizione
del Festival del Cinema Nuovo
Hai tempo fino al 30 giugno 2022 per compilare e inviare la scheda di partecipazione e fino al 15 Luglio 2022 per inviare il tuo corto.